Dei motivi per cui abbiamo scelto di andare a
Barcellona ho già parlato qui. Passo quindi direttamente alle fasi preparatorie del
viaggio.
Il
biglietto aereo.
Una famiglia di quattro persone che disponga di
un budget medio per le proprie vacanze si vede quasi costretta a volare con la Ryanair. Problemi
zero, basta adattarsi un pochino e usare alcune accortezze per rendere il
viaggio abbastanza agevole. Una di queste consiste nel prenotare i posti a
sedere, cosa possibile non da moltissimo spendendo la “modica” cifra di 10 € a
persona e a tratta (10 € per 4 persone andata e ritorno= 80 €). Il vantaggio è
duplice: da un lato si entra di diritto nella fila di imbarco prioritario,
risparmiando la terrificante bolgia di assatanati che si ammucchiano al gate
per salire per primi sull’aereo. Dall’altro ci si può sedere in quelli che, a
mio parere, sono i posti migliori per i bambini, la prima fila a destra, con
ampio spazio davanti per muoversi e per giocare.
I
bagagli.
Si sa. La Ryanair ha delle regole piuttosto ferree per quanto
riguarda i battagli. Diciamo pure naziste. Nonostante questo l’anno scorso
eravamo sopravvissuti ad un viaggio in Lapponia per il quale avevo dovuto
portar via sia cambi leggeri che pesanti e per il quale, soprattutto
disponevamo di un bagaglio a mano in meno, essendo il Paio under 2.
Quindi quest’anno ero fiduciosa e ottimista.
Talmente fiduciosa e ottimista che al momento della prenotazione ho pensato
bene di prenotare un bagaglio di 15
kg per la stiva, anziché 20.
E brava fessa. Perché, nonostante disponessimo di
un bagaglio a mano in più, nonostante ci fossimo portati via solo abiti estivi,
nonostante sapessimo di disporre di una lavatrice e quindi avessimo limitato il
numero dei cambi, la valigia da caricare in stiva pesava 7-8 kg vuota, 17 piena…
Alla fine, comunque, ce l’abbiamo fatta:
all’andata trasferendo un po’ di roba nei già colmi bagagli a mano, al ritorno
buttando via un paio di asciugamani…
Che poi l’origine di tutti i problemi sono…
Le
valigie dei bambini.
Già. Quando sono piccoli hai la grossa rogna di
portarti via tutte quelle diavolerie che servono ai neonati, ed è una rogna
talmente grossa che spesso si lascia perdere l’aereo e si noleggia direttamente
un furgone.
Superata questa fase uno crede di essere fuori
dal tunnel…e invece no! Perché i bambini grandi, se non hanno più bisogno di
pappette e biberon hanno però bisogno di un milione di giochi, senza i quali
non stanno fermi, si annoiano, e quindi scassano la minchia all’inverosimile,
non solo in aereo, ma per tutta la durata della vacanza.
Quando si prepara una valigia per i bambini,
quindi, bisogna tenere conto della necessità di farci stare non solo i loro
vestiti, ma soprattutto i loro giocattoli, quelli vecchi, di casa, ed anche
qualcuno di nuovo, acquistato all’uopo.
In più, per quanto tu possa comprare ai tuoi
figli delle bellissime valigette fatte apposta per loro, colorate, a forma di
animali, ergonomiche, puoi pur star certo che se se le portano cinque minuti
già sono bravi. Per il resto tocca ai poveri genitori.
Eccoli qua i due soci entusiasti delle loro
valigie nuove. Tutta apparenza, ovviamente: all’aeroporto loro due belli come
il sole ed io e MaschioAlfa carichi di 1 valigione, 2 zaini, 2 bagagli per
bambini, 1 passeggino…
La
sistemazione.
Devo ammetterlo. Io e MaschioAlfa siamo sempre
stati tipi da albergo. Magari ci piaceva cercare quelli più caratteristici, a
conduzione familiare, non troppo cari, ma abbiamo sempre prenotato in albergo.
L’anno scorso, per il viaggio in Lapponia,
abbiamo avuto la botta di culo di essere ospitati a casa di alcuni amici. Anzi,
questi amici la casa ce l’hanno addirittura lasciata alcuni giorni mentre loro
erano in montagna. Ed il viaggio è stato così bello, e rilassante, per nulla
faticoso, proprio il fatto che non abbiamo fatto grandi cose, abbiamo
“semplicemente” traslocato temporaneamente la nostra vita, la nostra routine, la
spesa al supermercato, il giro al parco giochi, la passeggiata, le corse in
giardino, in un altro paese.
Ci siamo resi conto che per una famiglia l’appartamento,
o la casa, è l’ideale anche quando ci si allontana dalle classiche mete
mare-montagna. Non solo per quello che si risparmia, e non è poco, non solo per
la maggiore libertà negli spostamenti, negli orari, nelle regole da rispettare.
E’ l’ideale perché dà l’opportunità di vivere pienamente dentro la città che
visiti, dentro la cultura che ti ospita, in mezzo alla gente che stai cercando
di conoscere.
Così, gira e rigira per il web, ho trovato e
prenotato questo, e direi che le immagini parlano da sole…
Continua...
Invece la mia non voleva sganciarsi dalla sua valigia manco quando evidentemente non poteva portarla. È stata un'impresa farle capire che non poteva andarci in giro vita natural durante!
RispondiEliminaAnch'io sono da albergo o casa....bravi.
RispondiEliminabelli i trunki il marito però non ne vuol sapere!
RispondiEliminaconcordo per la casa: sempre meglio, l'ideale sono gli "alberghi di appartamenti" così hai il cambio biancheria e a volte anche un minimo di pulizie! e per i volo con i pupi meglio easyjet. il posto è assegnato e cambiarlo costa meno di 10 euro (se prenoti tutti insieme ti mettono vicini in automatico!) e poi le famiglie con bambini passano avanti! per il bagaglio stessa solfa della raynair ovviamente! è una low cost!
Anche noi fedeli all'appartamento..certo per le mamme è un po' meno vacanza perchè devi cmq pulire e cucinare però si è tutti più liberi e rilassati!!!
RispondiEliminaaspettiamo il seguito!!!
Infatti, per le mamme (e spesso pure per i papà) non è proprio rilassante la vacanza in appartamento, però, devo ammettere che i vantaggi sono tanti. Quest'estate io ho optato per l'hotel contando su pulizie, pensione completa ecc, e durante una breve gita a vienna per un miniappartamento, ma in tre giorni non si è quasi mai mangiato a casa e si sporca poco.
RispondiElimina