A gennaio, nel post di inizio anno, scrivevo:
Per
quest’anno non chiedo niente di più di quello che ho già, che se fosse così già
sarebbe meraviglioso.
Qualcuno lassù deve avere uno spiccato senso
dell’umorismo, oppure deve essere, che so, un purista della lingua italiana.
Con “NIENTE DI PIU’” intendevo proprio niente di più. E nessuno di più.
Voi capite, vero, che questa gravidanza non era
propriamente nei piani del 2014?
Avevo sì, anche qui, più volte parlato di un
desiderio recondito di allargare la famiglia, di un dubbio ancestrale che mi
borbottava nel cuore se farlo o meno, ma, a dire il vero, ultimamente
MaschioAlfa ed io avevamo cominciato a dirci che, in fondo, stavamo anche bene
così, noi quattro, due adulti e due bambini, seppur entrambi maschi, in un
equilibrio che stava, pur arrancando, raggiungendo la perfezione.
Invece succede che ho un ritardo. Succede che
faccio un test, così, per scrupolo, perché dovevamo partire per Bologna per un
weekend romantico e volevo togliermi il pensiero, sicura però che fosse
negativo, che non ci fosse NESSUNA possibilità, che era impossibile, che dicono
che la matematica non sia un’opinione. E invece succede che due linee chiare e
nitide non abbiano lasciato spazio a nessuna interpretazione. Ero, sono,
i.n.c.i.n.t.a.
Difficile descrivere tutti i pensieri che mi sono
vorticati in testa da quel primo istante e per tutti questi mesi.
Inizialmente c’è stato il panico. Oddio, e
adesso? Ma come cavolo facciamo?
Ho pensato alla mia età, che non è più così
verde, e al rischio di problemi di salute.
Ho pensato al lavoro nuovo, che ho da poco, che mi
piace parecchio e che, sì, mi dispiace lasciare.
Ho pensato alla casa, che non è grandissima. E
anche la macchina.
Ho pensato ai soldi che ci vorranno per mantenere
per tre figli.
Ho pensato alla vita della nostra famiglia, che
verrà inevitabilmente scombussolata, ad una nuova organizzazione dei tempi,
degli spazi, dei ritmi, proprio adesso che stavamo così bene.
Ho pensato alla difficoltà di gestire nel
quotidiano tre bambini, il bisogno delle nonne, e quella paterna che latita, e
l’asilo nido e ancora ritorna il discorso dei soldi.
Sedimentate queste preoccupazioni ne sono
arrivate delle altre, più frivole, forse, ma non stupide.
La data presunta del parto, a novembre. E a parte
il fatto che novembre è un mese che odio, c’è che farà freddo, le notti saranno
buie e lunghe, alzarmi per la poppata sarà una tragedia. E i vestitini, tutti
sbagliati, visto che gli altri due sono nati in primavera.
E le vacanze, il dover annullare il viaggio a
Parigi.
E la prospettiva di un’intera estate senza
carpaccio di tonno e spritz aperol. E rinunciare a correre.
E la scoperta di desiderare davvero un altro
maschio, che se fosse una femmina sarebbe un casino e già ne abbiamo
abbastanza.
Poi è arrivata la nausea, terribile, costante,
incessante, come non avevo mai avuto nelle gravidanze precedenti. E con la
nausea la mancanza di appetito, e la stanchezza e la sensazione di non farcela.
Alla fine passano i tre mesi, passa la nausea, lo
diciamo in giro, lo dico al lavoro, va tutto bene. E lo vedo. Il profilo del
viso, le mani, i piedi, tutto così minuscolo eppure così perfetto. Allora passa
anche la paura, passa la stanchezza, passano le paranoie. E resta la gioia,
vera, di fronte ad una nuova vita che sta per nascere e dell’immenso dono che,
nonostante tutto mi, anzi ci è stato fatto.
Adesso sono in 21 settimane. Sto bene, anche se
il caldo certo non aiuta. Lo sento muovere, ma spesso non ho il tempo di
fermarmi a parlare con la pancia, tra il lavoro e gli altri due che mi
prosciugano le energie.
E’ un maschietto. Si chiamerà Filippo. Sono
felice. E sono certa che da novembre la nostra vita sarà un immenso casino, ma
sarà meravigliosa.
E io non vedo l'ora di leggere di questo immenso casino d'amore!!! Oh, come sono felice, non so perchè ma sono davvero tanto felice!
RispondiEliminaSe ti dico che leggendoti mi hai portata indietro di 7 anni, quando abbiamo scoperto che saremmo stati in 5, mi credi??
RispondiEliminaAnche io incredula, speranzosa in un altro maschio, rientata al lavoro da poco dalla seconda maternità, nausea a nastro....ma non cambierei neppure una virgola.
Ti assicuro che con tre figli tutto è al cubo, sopratutto l'amore!!!!!
Contentissima per voi e per lo splendido imprevisto!
Impe
Grazie, in effetti quando ho saputo il sesso ho pensato anche a te...e mi sono sentita tanto felice!
EliminaTi confesso che io vorrei tre figli, ma non me la sento di cercarlo un altro...per cui mi auguro accada, magari tra un po', un imprevisto del genere ;)
RispondiEliminaAppunto...a noi è successo così, Qualcun altro ha deciso per noi!
EliminaTutti e sottolineo tutti coloro che hanno tre figli, mi dicono che l'esperienza del terzo e' meravigliosa e aggiusta tutti gli equilibri! Io ci credo e se non avessi questa maledetta paura dell'età.....
RispondiEliminaAnch'io l'ho sentito, speriamo bene...
EliminaCiao carissima, scopro ora il tuo blog e quest'ultimo post mi ha emozionato. Sono mamma di due maschietti di 2 anni e mezzo (gemelli) e capisco cosa vuol dire...anche io a volte penso che anche s etanto dura però è di certo meravigliosa la vita con loro!
RispondiEliminaCiao! Piacere di conoscerti! Che bello due gemelli...
EliminaPensa che con questa terza gravidanza avevo le beta talmente alte che la ginecologa pensava fossero due. Che se fossero davvero stati due sarebbero stati senza ombra di dubbio due XY...
Il mio primo figlio è arrivato non programmato in quello che credo il momento peggiore per averlo. il lavoro, le nonne non disponibili, i pochi soldi. Ed è pure nato a novembre. E volevo una femmina, se proprio, ed era maschio.
RispondiEliminaTutte le previsioni si sono rilevate sbagliate. Averlo avuto mi ha portato un vantaggio per il lavoro che non prevedevo, le nonne son state più disponibili del previsto, avere un figlio maschio è bellissimo e ora che pensiamo al secondo non son sicura di volere una femminina, e novembre è l'ideale per partorire: estate con pancia relativamente piccola, freddo durante l'allattamento (meglio!!!) e un piccolino sotto l'albero di natale!
Sarete più forti di tutto! Auguri Silvia!
Grazie davvero per le tue parole!!!
EliminaMa davvero allattare di inverno è meglio? Non hai troppo strati di vestiti da togliere?
per nulla! Prima cosa: non si suda come cavalli (io ho allattato pure in estate e nonostante lo facessi poco perchè era grande sudavo in un modo impietoso!). Seconda, tu comunque hai caldo di tuo, per cui campi in maglia a maniche lunghe. Dotati di un paio di maglioni leggeri aperti davanti ed è fatta!
EliminaAh, dimenticavo: a meno che non sia a due giorni dal parto non annullare parigi! Io con la pancia ho fatto la trottola e ho preso più volte l'areo. Ora ho un figlio che vuole sempre andare in giro! ;-)
Purtroppo Parigi è già saltata... Dovevamo farci Parigi più Bretagna e Normandia on the road, esattamente come il nostro viaggio di nozze 10 anni fa. Mi sarei stancata troppo, rischiando anche di "rovinarmi" il viaggio.
EliminaQuest'anno stiamo tranquilli in montagna, l'anno prossimo si va in Francia in cinque...
solo una parola....anzi due ...tanta gioia!!!
RispondiEliminaNe sono certa!!!
RispondiEliminaDi sicuro non mi annoierò... :)
EliminaQuesta volta è andata bene! Blog interessante! Buon fine settimana lungo.Ciao!
RispondiEliminaCiao! Grazie di essere passata.
Eliminabenvenuta nel club!
RispondiEliminaanche io silvia, anche io 3 maschietti (+1), anche io indridason,
anche io strafelice di tutto 'sto testosterone in giro per casa...
a conti fatti possiamo essere un club, no?
in bocca al lupo, di cuore!
Crepi! Grazie mille!
EliminaTesoro, aspettavo questo post da tempo!!! da quando hai scritto un commento su un altro blog non avevi più detto nulla… sono felice che tu sia felice!
RispondiElimina(certo… "che mazzata" l'ho pensato, eh? ahah! ma la gioia prima di tutto!)
Beh "che mazzata" l'ho pensato anch'io, e non una volta sola...
EliminaMa adesso, dai, siamo felici sul serio!
oh sì, meravigliosamente incasinata ma meravigliosa! Un abbraccio e una cara a FIlippo!
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