Un
libro, particolare, non c’è che dire.
L’ho
preso in biblioteca perché mi avevano convinto alcuni commenti entusiastici che
avevo trovato in internet.
E
l’ho letto anche in poco tempo, cosa strana per me di questi tempi. La storia
ti prende pur non raccontando fatti sensazionali. Ma soprattutto quello che più
affascina è la scrittura, così semplice e delicata eppure coinvolgente.
Perdersi nelle vicende di Coral è un po’ come restare tutto il tempo col fiato
sospeso, quasi col timore di provare emozioni prima che le provino i
personaggi, aspettando di vedere cosa succede prima di sorridere o commuoversi,
come se ogni battito del cuore fosse strettamente legato ad ogni pagina del
libro.
Bello
soprattutto il fatto, cosa non facile, che lo scrittore, uomo, descriva così
bene i sentimenti e gli stadi d’animo della protagonista, una donna.
Lo
so, sono stata un po’ contorta, spero di avere almeno un po’ reso l’idea…
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