A
mezz’ora di strada da dove abitiamo, sui colli Lessini, da qualche anno è stata
installata una pala eolica.
Tralasciando
ogni positiva considerazione di carattere ambientale-ecologico, la gita alla
pala eolica, di sera, è stato un caposaldo dell’estate della famiglia
Piselloni. Già di per sé Lei, la pala, così alta, maestosa, con le tre braccia
che vorticano nell’aria rappresenta per i bambini (ma non solo) un’esperienza
unica. In più è posizionata in un luogo meraviglioso, sulla cima di un colle,
circondata da tanto verde, campi coltivati, qualche sparuta contrada. La vista
che si gode da lassù è mozzafiato.
Ieri
sera MaschioAlfa ha lanciato l’idea di andare a cenare su alla pala. Così,
caricato lo zaino con vettovaglie, un plaid e felpe per tutti, caricato il
passeggino nel bagagliaio e i pupi sui seggiolini, siamo partiti per il nostro
pic-nic serale.
Breve
passeggiata, cena seduti sul prato, corse su e giù, ginocchio sbucciato, fili
d’erba dappertutto, pipì nei pantaloni, una cavalletta tra i capelli
dell’ignara povera mamma, giochi con i sassi, la serata è stata fantastica.
Mentre
il sole tramontava all’orizzonte, guardando l’orologio mi sono resa conto
che…erano solo le otto di sera e che quindi l’estate stava finendo, davvero.
Settembre
è alle porte e con esso inizia la vita vera (perché non può essere il
contrario? Perché non può essere il periodo delle vacanze ad essere la regola e
tutto il resto una pausa?).
La
scuola ricomincia. MaschioAlfa inizierà a mancare da casa sempre di più, tra
consigli di classe, collegio docenti e riunione varie. Inizierà ad essere
risucchiato nel vortice di compiti da correggere, lezioni da preparare e
problemi da risolvere, e questo lo renderà inevitabilmente meno rilassato e più
irritabile.
Checco
inizierà la scuola materna, sarà via da casa fino alle quattro di pomeriggio,
conoscerà nuovi amichetti, imparerà canzoni, porterà a casa disegni e
lavoretti, svilupperà nuove abilità e competenze.
Paio,
causa suocera un po’ latitante, andrà due mattine alla settimana ad un nido
privato. Gli farà bene: imparerà a rispettare le regole e a crescere in
autonomia.
Forse
avrò un po’ più di tempo per me e per i lavori di casa nel primo pomeriggio,
con un figlio a scuola e l’altro a nanna. Ma tanto so benissimo che polvere e
panni da stirare si accumuleranno a mia insaputa.
La
mattina sarà un casino, già me lo immagino.
Ci
riuniremo tutti e quattro alla sera, per la cena, e voglio impegnarmi perché
diventi davvero occasione per stare insieme, per chiacchierare, per fare
famiglia.
Accenderemo
il fuoco nel caminetto.
Ritorneranno
gli amici invernali: raffreddore, catarro, tosse. E quindi riappariranno in
cucina tachipirina e bisolvon.
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