L’amicizia tra Checco e Ebenezer (sì, si chiama
come lo Scruge dickensiano…) continua. Siamo arrivati al punto che appena torna
da scuola si piazza in giardino e comincia a chiamarlo a squarciagola. E piange
disperato se per caso quello non risponde. E se lo vorrebbe pure portare al
mare con noi (anche no…). E dice che è il suo morosetto (oddio…). Venerdì
pomeriggio ha voluto che lo portassi fino al portone del suo condominio, si è
seduto davanti e l’ha aspettato. Senza nessun timore. Nel frattempo io sono
tornata a casa e ad un certo punto me li vedo sbucare insieme, mano nella mano.
Ed eccoli qua:
La cosa bella è che Ebenezer è nero. Voglio dire,
è una cosa che si nota al primo sguardo. Eppure mai, né Checco né Paio, hanno
detto qualcosa del tipo “Ma perché la sua pelle è scura?”. Mai. Come se fosse
la cosa più naturale del mondo. Io sono biondo, tu moro. Io ho le maniche
corte, tu lunghe. Io ho la pella rosa, tu marrone. E allora?
I bambini sono il nostro futuro. Se quei quattro
(per modo di dire) deficienti (non per modo di dire, proprio deficienti) che
siedono in Parlamento imparassero un po’ da loro…
l'amicizia è davvero splendida...
RispondiEliminami intenerisce e mi riempie il cuore leggere questo post
mi da speranza e nello stesso tempo c'è una vocina che dice
"fate in modo che tutto questo non svanisca"
Già speriamo... E' il primo amico di Checco, che non sia figlio di amici o cugini di mamma e papà. Se l'è scelto lui, da solo. Ne vado particolarmente fiera.
EliminaLeggevo da qualche parte che per i bambini la diversità di razza non esiste,fino ad una certa età non percepiscono differenze. Non si accorgono che alcuni sono diversi da loro, del resto perché dovrebbero? I loro "simili" hanno occhi chiari e scuri, capelli biondi, mori e rossi, quindi che c'è di particolare nell'avere la pelle nera? E' innegabile che ad un certo punto interviene il condizionamento sociale, fossimo tutti ancora bambini non ci sarebbero episodi antirazzisti.
RispondiEliminaE' anche vero che io mi sono diplomata senza aver mai avuto compagni stranieri. I miei figli già all'asilo si trovano metà classe "non italiana". Spero tanto che questo qualcosa comporti...
EliminaDobbiamo imparare da loro...sempre!!! :-))) foto meravigliosa!!!
RispondiEliminaGrazie! E poi tra l'altro Ebenezer è davvero un bambino delizioso, educato, gentile, sempre sorridente...
EliminaMa che bellini!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaMi fanno morire dal ridere a guardarli, non mi stancherei mai!
EliminaSe se altro che modo di dire!! Dovrebbero davvero guardare con gli occhi dei bambini che furuno ...ma a sto punto dubito che lo siano mai stati !!
RispondiEliminaBelli belli ...sembrano i ringo boys, insieme sono buonissimi ;D
Anch'io penso sempre ai Ringo Boys...
EliminaE chissà se, cosa non così improbabile, mi porterà a casa pure la prima morosetta nera!
quei quattro in parlamento avrebbero un sacco di cose da imparare dai bambini. e tutte basilari ;)
RispondiEliminaQuanto è vero! Basilari tipo, una a caso, l'educazione? O un italiano corretto? La coerenza?
EliminaMi fermo, va', che sennò comincio a sproloquiare...
Sapevo della teoria di questa cosa, addirittura che se chiedi ai bambini dell'asilo di che colore è la pelle di un loro amico nero, non sanno nemmeno risponderti!!!! (anzi perchè non ci provi e ci dici cosa risponde?)
RispondiEliminaMa vedere che è vero-veramente è ancora più bello!
Io invece non ne sapevo niente, per questo è stata davvero una sorpresa.
RispondiEliminaMagari provo a farlo, l'esperimento, anche se ho un paura che parlandogliene cominci a rendersene conto e a notare la differenza...
mia figlia invece a due anni già si rendeva conto delle differenze di pelle perché quella gran furbona di mia mamma ha sentito il bisogno di farglielo notare e spiegarglielo. Non ti dico la litigata che ne è conseguita. Per un periodo mi faceva notare sia gli adulti che i bimbi scuri, adesso mi sembra le sia passata...per fortuna che i piccoli hanno più cervello degli adulti.
RispondiEliminamia figlia invece a due anni già si rendeva conto delle differenze di pelle perché quella gran furbona di mia mamma ha sentito il bisogno di farglielo notare e spiegarglielo. Non ti dico la litigata che ne è conseguita. Per un periodo mi faceva notare sia gli adulti che i bimbi scuri, adesso mi sembra le sia passata...per fortuna che i piccoli hanno più cervello degli adulti.
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