Alla fine di un'infanzia felice |
Raramente leggo autori italiani. Trovo che siano
troppo “provinciali”, troppo campanilisti, e che manchino, quindi, di quel
respiro internazionale che caratterizza, per esempio, gli scrittori americani
in primis, ma anche gli anglosassoni e i nordeuropei.
Questo però mi incuriosiva. L’ho preso in
biblioteca e la sua lettura non ha deluso le mie aspettative.
Al di là dello stile, molto ricercato ma nello
stesso tempo di facile comprensione, quello che mi ha catturato è stata
soprattutto l’originalità della trama. La storia parte descrivendo Guido, un
professore friulano, collaboratore di una casa editrice, che riceve un
manoscritto da vagliare per la pubblicazione. L’autore è un certo Sergio
Casagrande che Guido ricorda essere un amico d’infanzia.
Un po’ scocciato inizia la lettura. Il manoscritto
è diviso in tre sezioni. La prima racconta alcuni episodi dell’infanzia dei due
episodi nei quali Guido si riconosce. La seconda cambia totalmente tono e narra
di un tradimento e di una torbida storia d’amore. La terza parte riporta al
presente descrive con impressionante precisione alcuni aspetti della vita di Guido,
dimostrando come Sergio, l’autore del manoscritto si stia lentamente e
subdolamente intrufolando nella sua vita. A questo punto il confine tra realtà
e finzione si assottiglia sempre di più…
Ma e' un giallo? Mi hai incuriosito!
RispondiEliminaNo, non è un giallo, nel senso che non c'è il morto. Però la suspence e il mistero ci sono eccome.
Elimina...e l'invidia. Perché io, che ero una divoratrice di carta, non vedo un libro da 14 mesi. Che amarezza! Forse dovrei ricominciare a riservarmi uno spazio per leggere di nuovo. Mi hai anche incuriosita, ho origini friulane :) :)
RispondiEliminaNon parlarmene...Prima dei bambini leggevo 50-60 libri all'anno. Adesso se arrivo a 15 sono brava. Trovare lo spazio è esattamente il problema... Poi magari arriva un libro di quelli che proprio non riesci a smettere di leggere e allora approfitti anche di 15 minuti di Peppa Pig o di 5 minuti di bagnetto per divorare qualche pagina...
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