Avete presente i film natalizi, quelli americani,
quelli che durante le vacanze te li becchi a tutte le ore del giorno in tutti i
canali? Quelli con la trama assurda, con i miracoli che accadono il giorno di
Natale, con Babbo Natale che esiste davvero? Quelli con la colonna sonora super
sdolcinata, con le più classiche Christmas songs d’oltreoceano, con i cori di
bambini che cantano in chiesa?
Ecco, io li adoro. E che pianti mi faccio a
guardarli. Per quanto siano retorici, ed un po’ patetici, ci passerei proprio i
pomeriggi acciambellata sul divano con un tazzone di cioccolata calda e tanti
pop corn e una scorta di kleenex.
E poi…vogliamo parlare delle case che si vedono
in questi film? Non sono così tremendamente, autenticamente, pacchianamente NATALIZIE?
Tipo questa?
immagine dal web |
O questa?
immagine dal web |
Appena sposata fantasticavo sulla possibilità di
decorare la mia di casa, su ghirlande, festoni, luci e alberi. Poi la realtà
era diversa, pochi soldi, poco tempo, poca creatività, ma qualcosina riuscivo a
fare.
Tutto questo fino al grande sconvolgimento
epocale rappresentato dall’arrivo dei bambini. Che i miei devono essere nati
con il gene dei distruggitori di alberi di natale. Che immancabilmente casa
Piselloni si trovava il 1 dicembre con un bell’alberello decorato di palline e
pupazzetti e il 6 gennaio con un alberello, punto. E mica tanto bello. Le
palline? Per terra, frantumate, e MaschioAlfa che bestemmiava in turco se se le
trovava sotto i piedi? Decorazioni in innocuo feltro? Divelte e sparse per la
casa. Gnometti barbuti? Emigrati. Pacchettini di Natale tanto carucci comprati
all’Ikea? Scartati e, scoperto che erano fatti di polistirolo, sbriciolati. Proviamo
a coinvolgere i bambini, facciamo fare a loro le decorazioni! Sì, bravi, come
se fosse servito a qualcosa.
Così, per farla breve, quest’anno mi sono rotta
le palle, tanto per stare in tema, e, dopo un giro su pintertest, ho dato avvio
all’operazione ALBERO DI NATALE ALTERNATIVO.
Ossia.
Ho comprato un pezzo di compensato, 1 m. per 1,5 m., spessore 4 mm.
Ho disegnato la sagoma di un abete.
L’ho fatto ritagliare dalle abili mani del nonno.
Ho comprato dello smalto all’acqua verde
brillante e 3 pennelli.
Ed eccoci alla realizzazione della fase 1:
Asciugato del tutto l’albero, ho piantato dei
chiodini e ci ho appeso varie minchiate accompagnate da qualche foto dei
bambini scattate nel corso del 2013.
Ho fatto un casino buchino sul muro e l’ho
appeso, ad altezza inarrivabile per mani barbare.
Eccolo qua:
L’idea sarebbe quella di appenderci ogni anno
foto e piccole decorazioni che ricordino l’anno appena trascorso…
Soprattutto ad oggi, 19 dicembre, è ancora
integro. Ed per me è già un miracolo…
In più, in questi giorni, succede che la Regione Veneto ci dà dei
contributi per assumere per qualche mese dei disoccupati. Succede che io lavoro
all’Ufficio Personale di un Comune e con le mie colleghe presentiamo una rosa
di otto persone. Succede che chiamo io queste persone al telefono, una per una.
“Signora, abbiamo pensato a lei…per sei mesi…25 ore alla settimana…non sono
tanti soldi, sono 700 euro…quando vuole passi da me a firmare”. Il giorno dopo
sono venuti tutti, tutti e otto. E la gioia nei loro occhi, no, non riesco a
descriverla. Ecco…mi sento un po’ Babbo Natale anch’io…
che bello il tuo albero, e che bello vedere un po' di speranza!
RispondiEliminaOh, che bella questa cosa dei contributi! Mi hai fatto commuovere addirittura!
RispondiEliminaGrande idea! Chi la dura la vince, no?!?!?
RispondiEliminaBellissima notizia questa degli 8 posti di lavoro...temevo già di leggere che avessero rifiutato.....ormai si sente di tutto!!!
Ma che bel post ...tutto tutto ...e quasi quasi mi rubo l'idea dell'albero ...posso??
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