Mi sono francamente sempre stati un tantino sulle
palle quelli che San Valentino è solo una festa commerciale, e la festa
dell’amore è tutti i giorni, è solo un magna magna (mi era già partito un
embolo simile per Halloween, per cui vedrò di tenerlo a bada…). E non ci ho mai
visto niente di male nel ricordarsi, in un modo o nell’altro, del 14 febbraio.
Da morosi i promessi coniugi Piselloni vedevano
nel San Valentino un’occasione per uscire fuori a cena insieme, visto che da
squattrinati studenti universitari non è che si andasse al ristorante proprio
così spesso. Quindi sì, uscivamo, niente di particolarmente lussuoso o caro,
spessissimo, per dire, siamo stati al ristorante cinese. E poi sì, ci facevamo
un regalino, una stupidata da pochi euro, ma che bello aprire i pacchetti in
macchina e baciarci al lume di lampione… Il sesso sanvalentinesco…ecco, quello
dipendeva dai miei suoceri: se uscivano a cena e ci lasciavano casa libera, allora
ci stava, in caso contrario si saltava, visto che farlo in macchina a febbraio
anche no e visto che i miei genitori appartengono ai detrattori della festa di
cui sopra per cui restavano senza ombra di dubbio a casa.
Il primo San Valentino da sposati, anno 2005,
siamo usciti in pizzeria. E, mentre aspettavamo una pizza che non arrivava, col
nostro tavolo incastrato a tetris coi tavoli vicini, mentre mangiavamo una
pizza tutto fuorché buona, portata da un cameriere tutto fuorché cortese, il
nostro pensiero non poteva non andare alla nostra casa, alla nostra cucina, al
nostro divano, e, all’unisono, ci siamo detti: Ma chi ce lo fa fare?
Da allora non siamo più usciti per San Valentino.
Certo, lo abbiamo sempre festeggiato, ma a casa. Il più delle volte la pizza ce
la siamo fatta portare, un anno ho preparato un pic nic sul pavimento del
salotto, un altro siamo stati a cena da amici, un altro ancora abbiamo invitato
amici con prole per una cioccolata calda. Vicini vicini…
Quest’anno, dopo lo spritz home made, ho
preparato gli spaghetti con le polpettine, quelli del film Lilli e il
Vagabondo, e una torta rigorosamente a forma di cuore con cioccolato e lamponi.
Abbiamo cenato tutti e quattro insieme, e tutti e quattro insieme ci siamo
addormentati sul divano.
Poi, verso le due, il Paio ha cominciato a
vomitare. Così, per tutta la notte, abbiamo pulito vomito e cambiato lenzuola.
Più romantico di così…
...piu' romantico di cosi.... noi avevamo gente a cena ...e ho fatto due focacce rosse (con i pomodorini) a forma di cuore ...i miei figli non hanno voluto mangiarle perchè le volevano rotonde!!! o_O ...ho creato due mostri !!!
RispondiEliminaMi hai fatto sorridere e sognare. W l'amore e le feste rispettate
RispondiEliminaAhahahahahah, mi hai fatto morire dal ridere!!
RispondiEliminaE comunque, finalmente qualcuno che la pensa come me e che pizza sta gente che continua a dire che schifo san Valentino, che ci si ama tutti i giorni, che è una festa commerciale...io a fine giornata non ho nemmeno il tempo di sputarmi in un occhio, figurati se posso celebrare l'ammmore tutti i santi giorni!!! Una giornata così ci vuole, anche solo per godersi una rosa, una torta a forma di cuore lamponi e cioccolato e anche tanto vomito.... :)))
Ah! Il san valentino da genitori... niente di meglio!
RispondiEliminaIo di solito sono talmente stravolta che me lo dimentico. Io e il marito non siamo tanto portati per le ricorrenze!
Ahahah! Ma cos'è stato di preciso?
RispondiEliminail film? le polpette? o la torta al cioccolato?
però non hai più scritto la rubrica "mi parte l'embolo"... anche a me danno fastidio quelli che "odiano" s.valentino per principio. Io non lo festeggio, e allora? mica mi innervosisce chi lo fa! anzi, mi sembra carino!!!