La
vita sociale della famiglia Piselloni è paragonabile a quella di un monaco
tibetano. Anzi no, peggio, perché i monaci tibetani vivono in comunità e, anche
se meditano, meditano insieme.
In
genere il sabato sera lo si passa a casa, ci ordiniamo una pizza, si cena a
pizza, coca cola e un dolce preparato all’uopo dalla sottoscritta con l’aiuto
di Checco, alle 21.00 in
bambini si ritirano nei loro appartamenti e gli adulti si rilassano sul divano
davanti al loro serial del momento, The mentalist (conoscete?).
Qualche
volta ci incontriamo con i soliti amici, quelli storici, alcuni con figli,
altri senza, a cena fuori neanche a parlarne, a meno di non sbolognare la prole
ai nonni.
Sento
molto la mancanza di quei sabati in cui invitavamo qualcuno a cena e mi
scervellavo affinché la serata fosse perfetta, dalla preparazione della tavola,
alle pietanze servite, dalla decorazione dei piatti alle candele accese. E solitamente
queste serate erano davvero un successo, lavoravo come una pazza, ma ne valeva
la pena.
Sabato
scorso, però, abbiamo voluto fare un esperimento. Il titolo di tale esperimento
era: è possibile per una coppia con due figli piccoli non propriamente
tranquilli invitare a cena una coppia senza figli?
Posso
serenamente dire che la risposta è SI’!!!
Oddio,
tralasciamo il fatto che MaschioAlfa fosse reduce dalla Mani piedi bocca, presa
da Checco, e quindi un tantino acciaccato.
Tralasciamo
il fatto che ho dovuto preparare la tavola all’ultimissimo momento perché i
calici del servizio buono erano un gioco troppo allettante per Paio.
Tralasciamo
il fatto che entrambi i bambini abbiano deciso di svuotare i loro piccoli
intestini nell’istante stesso in cui gli amici mantovani parcheggiavano.
Tralasciamo
il fatto che Paio, dal momento in cui gli amici mantovani sono entrati in casa,
mi si è abbarbicato addosso e non è mai voluto scendere fino all’ora di andare
a letto.
Tralasciamo
il fatto che si è cenato con sottofondo di “La gabbianella e il gatto”.
Tralasciamo
i piccoli capricci che, comunque, ci possono anche stare.
Tutto
sommato le nostre piccole pesti si sono comportate in modo encomiabile, sia
durante il giorno, permettendomi di dedicarmi al riassetto della casa e alla
cucina, sia durante la cena. Alle 21.15 pigiamino, un saluto agli ospiti e
migrazione in cameretta. Dopo cinque minuti dormivano entrambi. La serata ha
preso così un’altra piega, quella di quattro adulti che conversano, bevono vino
e intingono biscottini nel caffè.
Esperimento
riuscito, e da rifare!
Ma si che si può fare (anche perchè diciamocelo è l'unica alternativa social)....certo se poi gli amici sono dotati di prole, abbiamo fatto tombola!!!!
RispondiEliminaEcco, il problema era proprio quello! In genere con questi amici, senza figli per scelta (credo), uscivamo da soli, al ristorante. Invitarli a casa è stato un rischio, ma ha funzionato!
RispondiEliminaAnche io mi faccio mille paranoie (e non ho ancora il pargoletto) ed è vero: spesso poi cambiamo opinione! :) Ora però quello che mi spaventa è invitare a casa l'ondata di amici e parenti quando nascerà Prince... oddio mi viene male! Consigli?
RispondiEliminaCon un neonato il discorso è diverso, perché se la tua casa è un casino, se si mangia una semplice pizza, se il piccolo piange tutto il tempo, sei giustificata.
EliminaIl bello è quando crescono e si muovono per casa distruggendo quello che incontrano.
Per quanto riguarda me ho visto che le chiavi del successo sono: fare le cose per tempo e delegare al babbo l'accudimento bimbi...
prendo subito nota! :)
Elimina... Bea ogni tanto chiede: "papà che ospite c'è stasera?". Oppure: "E' da tanto che non viene tizio o caio...". Le cene come le imbastivi tu (perfette in tutto) da noi non esistono da un pezzo, ma il via vai di amici è rimasto e abbastanza frequente. I miei ormai lo amano, perchè per loro è un'occasione in più... per tante cose. Da noi i monaci tibetani fuggirebbero a gambe levate... anche se a volte il selinzio del monastero me lo sogno!!!
RispondiEliminaSpero anch'io di riprendere con gli inviti, da adesso in poi...
EliminaBello!
RispondiEliminaIl bello degli amici senza figli è che la serata può continuare tranquilla ad oltranza (o almeno finchè quelli con figli non iniziano a russare sul divano...) una volta messi a letto i pargoli!
Infatti sabato sera abbiamo detto ai nostri amici che la serata si sarebbe divisa in due parti, ben distinte l'una dall'altra. E così è stato! Poi devo dire che siamo fortunati: le nostre piccole bestie se hanno sonno crollano, non ci sono ospiti che tengano...
EliminaCiao Silvia! Grazie per i complimenti al blog!!!
RispondiEliminaMa i tuoi bimbi sono bravissimi! Anche noi spesso invitiamo gente a casa, ma è impossibile mettere a letto i bimbi, se c'è gente loro vogliono essere partecipi... e purtroppo Samuel non si addormenta senza la mamma che gli tiene la manina, quindi sarebbe anche brutto per me sparire in cameretta mentre gli altri sono in salotto... e vabbè! Ci accontentiamo così! Un bacio, ti aggiungo tra i favoriti così posso seguirti! A presto!
E' vero, sono stati bravi. Anche se comunque anch'io sono sparita per prepararli prima e addormentarli dopo. E per fortuna hanno fatto presto!
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