Sorvoliamo
sul fatto che la vittima fosse una bambina di 7 anni e che alcune pagine sono
state per me davvero difficili da affrontare.
Per
il resto è un grande giallo, niente da dire. Uno di quelli che ti inchioda alle
parole, che ti risucchia al tal punto da approfittare di ogni minuto libero per
leggere anche solo un paio di pagine. Uno di quelli che quando stai facendo
qualcos’altro la mente ritorna sempre là, in quel paesino svedese.
E’
vero, l’identità dell’assassino è intuibile a 150 pagine dalla fine. Ma questo
non toglie assolutamente nulla alla suspence e al ritmo dell’intreccio.
Aspetto
di leggere il prossimo!
Ciao e piacere di conoscerti, bel blog e prenderò in considerazione anche il tuo libro, appena ho un pò di tempo!
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