Accade
che, pur essendo PUBBLICA, si debba pagare, ogni mese, oltre i buoni mensa, una
retta di 25 euro.
Accade
che alla riunione di presentazione della scuola ti era stato detto che i
bambini avrebbero cominciato a mangiare in mensa da mercoledì 19, ma che
comunque avrebbero portato a casa un “formale” invito a pranzo. Accade che,
però, quando martedì 18 la nonna va a prendere Checco a mezzogiorno, come
stabilito, le viene fatto presente che il bambino stava mangiando. Accade che,
noi, l’invito a pranzo non l’abbiamo mai visto.
Accade
che alla riunione di presentazione della scuola ti era stato detto che i
bambini avrebbero cominciato a dormire dopo il pranzo a partire da mercoledì
26, ma che comunque le maestre avrebbero informato i genitori quando secondo
loro il bimbo era pronto per questo passo. Accade che, però, quando martedì 25
la nonna va a prendere Checco all’una, come stabilito, le viene fatto presente
che il bambino stava riposando. Accade che allora la nonna dica che era
assolutamente impossibile che Checco stesse riposando, visto che non avevamo
ancora portato materassino, cuscino e coperta. Accade che quindi arrivi una
maestra e, perplessa, chieda alla povera nonna quando pensassimo di far dormire
Checco a scuola. Accade che la nonna, ancora più perplessa risponda Domani,
come stabilito. Accade che comunque a noi genitori nessuno abbia mai comunicato
un beneamato fico secco.
Accade
che una mattina Checco si sia recato a scuola con una felpa grigia e sia
tornato a casa con una felba blu. Accade che il giorno dopo Checco abbia
riconsegnato la felpa blu, ma si sia persa traccia della felpa grigia.
Accade
che un giorno della scorsa settimana sia tornata dall’ufficio all’una e
qualcosa, in tempo per andare io stessa a prendere Checco a scuola. Accade che
parcheggiando l’auto mi accorga che Checco se ne stava tranquillo nel giardino
di casa accanto a due sconosciuti signori. Accade che questi sconosciuti
signori, cui va tutta la mia sincera e profonda riconoscenza, mi dicano che
avevano trovato mio figlio che camminava davanti alla porta di casa, da solo.
Accade che, avendo capito cosa fosse successo, ovvero che Checco era uscito
autonomamente da scuola, abbia preso mio figlio e l’abbia riportato su e, con
aria un tantino incazzata, abbia fatto presente alla bidella che un bambino di
soli tre anni aveva preso l’iniziativa di tornare a casa da solo senza che
nessuno se ne fosse accorto. Cose da denuncia. Cose che se mio figlio si fosse
fatto anche solo un graffio (non voglio neanche pensare alle cose terribili che
avrebbero potuto accadere) avrei fatto chiudere la scuola e licenziare maestre
e bidelle.
Accade
che il giorno dopo la porta d’ingresso era chiusa e i bambini buoni buoni in
fila per due.
Accade
che se non fosse che, alla fine, le maestre mi sembrano tipe in gamba, che
Checco ci va davvero volentieri, che è proprio davanti a casa, che costa un
terzo di una scuola privata, forse avrei iscritto mio figlio dalle care vecchie
suore.
MA SONO IMPAZZITE?!?!?!?
RispondiEliminamizzica ma è roba da denuncia si! dov'è che abitate di preciso, che me ne tengo alla larga? (come se non fosse così in tutta italia...)
mah
Noi siamo di Vicenza, ma ha ragione...siamo un po' tutti sulla stessa barca. Viva l'Italia!
Elimina...accade che dopo 4intensi giorni di inserimento alla primavera le maestre pensano bene di far sciopero il quinto giorni,quando i bimbi sarebbero dovuti rimanere due ore da soli e dare un senso alla settimana....
RispondiElimina...accade che dopo 2settimane la faccenda si ripete con il secondo gruppo di bimbi..
siamo al comunale ma la zuppa é la stessa....
Ecco, lo sciopero mi mancava. Ma non tarderà ad arrivare...
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