La mia vita con un po' troppo testosterone per casa...
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domenica 27 gennaio 2013

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che tovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetelele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi. 
Primo Levi

2 commenti:

  1. Quanta sofferenza in questo periodo della storia....che nessuno dimentichi.

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  2. Ogni volta che rileggo queste righe di Primo Levi mi viene un groppo in gola. Poi guardo mia figlia di 5 anni e mi dico che quando la sua generazione sarà più grande non ci sarà più nessuno dei sopravvissuti a raccontare quello che è successo. E capisco quale responsabilità abbiamo.

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