La mia vita con un po' troppo testosterone per casa...
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giovedì 19 settembre 2013

Il viaggione a Barcellona. Parte prima: l'organizzazione



Dei motivi per cui abbiamo scelto di andare a Barcellona ho già parlato qui. Passo quindi direttamente alle fasi preparatorie del viaggio.

Il biglietto aereo.

Una famiglia di quattro persone che disponga di un budget medio per le proprie vacanze si vede quasi costretta a volare con la Ryanair. Problemi zero, basta adattarsi un pochino e usare alcune accortezze per rendere il viaggio abbastanza agevole. Una di queste consiste nel prenotare i posti a sedere, cosa possibile non da moltissimo spendendo la “modica” cifra di 10 € a persona e a tratta (10 € per 4 persone andata e ritorno= 80 €). Il vantaggio è duplice: da un lato si entra di diritto nella fila di imbarco prioritario, risparmiando la terrificante bolgia di assatanati che si ammucchiano al gate per salire per primi sull’aereo. Dall’altro ci si può sedere in quelli che, a mio parere, sono i posti migliori per i bambini, la prima fila a destra, con ampio spazio davanti per muoversi e per giocare.


I bagagli.
Si sa. La Ryanair ha delle regole piuttosto ferree per quanto riguarda i battagli. Diciamo pure naziste. Nonostante questo l’anno scorso eravamo sopravvissuti ad un viaggio in Lapponia per il quale avevo dovuto portar via sia cambi leggeri che pesanti e per il quale, soprattutto disponevamo di un bagaglio a mano in meno, essendo il Paio under 2.
Quindi quest’anno ero fiduciosa e ottimista. Talmente fiduciosa e ottimista che al momento della prenotazione ho pensato bene di prenotare un bagaglio di 15 kg per la stiva, anziché 20.
E brava fessa. Perché, nonostante disponessimo di un bagaglio a mano in più, nonostante ci fossimo portati via solo abiti estivi, nonostante sapessimo di disporre di una lavatrice e quindi avessimo limitato il numero dei cambi, la valigia da caricare in stiva pesava 7-8 kg vuota, 17 piena…
Alla fine, comunque, ce l’abbiamo fatta: all’andata trasferendo un po’ di roba nei già colmi bagagli a mano, al ritorno buttando via un paio di asciugamani…
Che poi l’origine di tutti i problemi sono…

Le valigie dei bambini.
Già. Quando sono piccoli hai la grossa rogna di portarti via tutte quelle diavolerie che servono ai neonati, ed è una rogna talmente grossa che spesso si lascia perdere l’aereo e si noleggia direttamente un furgone.
Superata questa fase uno crede di essere fuori dal tunnel…e invece no! Perché i bambini grandi, se non hanno più bisogno di pappette e biberon hanno però bisogno di un milione di giochi, senza i quali non stanno fermi, si annoiano, e quindi scassano la minchia all’inverosimile, non solo in aereo, ma per tutta la durata della vacanza.
Quando si prepara una valigia per i bambini, quindi, bisogna tenere conto della necessità di farci stare non solo i loro vestiti, ma soprattutto i loro giocattoli, quelli vecchi, di casa, ed anche qualcuno di nuovo, acquistato all’uopo.
In più, per quanto tu possa comprare ai tuoi figli delle bellissime valigette fatte apposta per loro, colorate, a forma di animali, ergonomiche, puoi pur star certo che se se le portano cinque minuti già sono bravi. Per il resto tocca ai poveri genitori.

Eccoli qua i due soci entusiasti delle loro valigie nuove. Tutta apparenza, ovviamente: all’aeroporto loro due belli come il sole ed io e MaschioAlfa carichi di 1 valigione, 2 zaini, 2 bagagli per bambini, 1 passeggino…

La sistemazione.
Devo ammetterlo. Io e MaschioAlfa siamo sempre stati tipi da albergo. Magari ci piaceva cercare quelli più caratteristici, a conduzione familiare, non troppo cari, ma abbiamo sempre prenotato in albergo.
L’anno scorso, per il viaggio in Lapponia, abbiamo avuto la botta di culo di essere ospitati a casa di alcuni amici. Anzi, questi amici la casa ce l’hanno addirittura lasciata alcuni giorni mentre loro erano in montagna. Ed il viaggio è stato così bello, e rilassante, per nulla faticoso, proprio il fatto che non abbiamo fatto grandi cose, abbiamo “semplicemente” traslocato temporaneamente la nostra vita, la nostra routine, la spesa al supermercato, il giro al parco giochi, la passeggiata, le corse in giardino, in un altro paese.
Ci siamo resi conto che per una famiglia l’appartamento, o la casa, è l’ideale anche quando ci si allontana dalle classiche mete mare-montagna. Non solo per quello che si risparmia, e non è poco, non solo per la maggiore libertà negli spostamenti, negli orari, nelle regole da rispettare. E’ l’ideale perché dà l’opportunità di vivere pienamente dentro la città che visiti, dentro la cultura che ti ospita, in mezzo alla gente che stai cercando di conoscere.
Così, gira e rigira per il web, ho trovato e prenotato questo, e direi che le immagini parlano da sole…

Continua...

5 commenti:

  1. Invece la mia non voleva sganciarsi dalla sua valigia manco quando evidentemente non poteva portarla. È stata un'impresa farle capire che non poteva andarci in giro vita natural durante!

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  2. belli i trunki il marito però non ne vuol sapere!
    concordo per la casa: sempre meglio, l'ideale sono gli "alberghi di appartamenti" così hai il cambio biancheria e a volte anche un minimo di pulizie! e per i volo con i pupi meglio easyjet. il posto è assegnato e cambiarlo costa meno di 10 euro (se prenoti tutti insieme ti mettono vicini in automatico!) e poi le famiglie con bambini passano avanti! per il bagaglio stessa solfa della raynair ovviamente! è una low cost!

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  3. Anche noi fedeli all'appartamento..certo per le mamme è un po' meno vacanza perchè devi cmq pulire e cucinare però si è tutti più liberi e rilassati!!!
    aspettiamo il seguito!!!

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  4. Infatti, per le mamme (e spesso pure per i papà) non è proprio rilassante la vacanza in appartamento, però, devo ammettere che i vantaggi sono tanti. Quest'estate io ho optato per l'hotel contando su pulizie, pensione completa ecc, e durante una breve gita a vienna per un miniappartamento, ma in tre giorni non si è quasi mai mangiato a casa e si sporca poco.

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