La
festa a scuola è andata bene. I mostriciattoli erano chicchissimi, Paio piccolo
dandy con pantaloncini blu e polo a righe, Checco stile Pierinolapeste con
pantaloni turchesi e t-shirt alla marinaretto. Pure io e MaschioAlfa non
eravamo male, ma questa è un’altra storia.
C’erano
persone adulte, chiacchiere, risate e cibo. Niente alcool.
I
bambini hanno corso, giocato, cantato e ballato tutta la sera. L’adesivo ha
riscosso molto successo, ma non è servito un granché.
Nessun
bagno nella fontana, grazieaDio, quindi borsa del cambio portata per niente. In
compenso a fine serata erano talmente sporchi che sarebbero stati da buttare
così, con vestiti e scarpe, in lavatrice.
Verso
le 22.30 Paio ha deciso che non ne poteva più e si è addormentato.
Qui
abbiamo una diapositiva.
Checco
invece era ancora in gran forma.
Altra
diapositiva.
Il
massimo è stato sentire Checco che, mentre salivamo in macchina, ci ha detto:
“Mi sono molto divertito”.
Talis
pater…
Problema
addormentamento Checco: soluzione trovata. Checco non dorme più di pomeriggio.
Era
un’idea a cui pensavo già da tempo. Ma non avevo il coraggio di metterla in
atto per non rinunciare a quell’ora e mezza pupi-free del primo pomeriggio,
grazie alla quale riuscivo a fare qualcosa in casa (leggi: riporre un quinto
dei giocattoli sparsi per la casa, togliere un decimo della polvere depositata
su ogni superficie possibile, stirare 2 delle 15 camicie di MaschioAlfa),
preparare dove possibile la cena in anticipo e, se avanzava tempo, riposarmi un
po’.
Avere
Checco tra i piedi vicino TUTTO il pomeriggio… insomma, non è che mi piacesse proprio
tanto…
Una
sera però ci ha messo un’ora e 40 minuti per addormentarsi e quando finalmente
ha chiuso gli occhi e sono tornata in soggiorno con un’ulcera delle dimensioni
della Lombardia ho capito che si era ormai giunti ad un punto di non ritorno, bisognava
agire o ne andava delle mia salute.
Quindi
il giorno seguente, dopo aver recuperato i pupi dai nonni e dopo averli portati
a casa, ho messo a letto il Paio e poi ho detto a Checco: Bene, tu amore mio
fai quello che vuoi, gioca, vai fuori in giardino, guarda la televisione. La
mamma sta qui a stirare. Ok?
Risultato.
Lui è stato bravissimo, buono, tranquillo, ha giocato un po’ da solo un po’ con
me, abbiamo chiacchierato (e così abbiamo anche trovato un momento per stare io
e lui da soli), io ho stirato, cucinato, letto qualche pagina del mio libro. Un
idillio. Poi si è svegliato il Paio e si è scatenato il solito inferno di
gelosie fraterne, ma vabbè.
L’importante
è che alla sera 20.30 trasferimento in cameretta, 20.50 buio in sala! Un sogno!
Un paradiso! Un miracolo! E c’era Grey’s Anatomy che mi aspettava, e c’era un
bicchiere di acqua e menta, e c’era un’intera serata con MaschioAlfa! Gaudio e
Tripudio! Ah, in più non solo non si è MAI svegliato durante la notte, ma alla mattina
ho dovuto buttarlo io giù dal letto!
Il
new deal aveva preso inizio.
Certo,
ci sono ancora degli aggiustamenti da fare, tipo quando alla mattina va al nido
ed è un po’ più stanco (e in quel caso lo faccio riposare sul divano una
mezzoretta), e ci sono le SanteNonne che da questo orecchio non ci sentono
proprio bene. Ma da qui è tutta discesa.
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